domenica 9 novembre 2008

She is my Misstress

A volte mi chiedo se davvero la natura di molti miei problemi sia la sola timidezza?

Molti mi dicono così...adducendo il fatto che spesso dò l'impressione di sentirmi a disagio, magari stando in un angolo del bar a fissare il vuoto, cercando assumere l'espressione di uno che si fa i cazzi suoi....

Ripenso alle occasioni in cui, per cause di forza maggiore,mi trovo costretto a entrare in contatto con altre persone, magari si tratta solo di stringere la mano o di scambiare poche parole. Che cosa però in queste situazioni distingue un approccio "insicuro e debole" da un approccio "vincente"?
Già...la domanda del secolo!

Per fare un esempio:

Settimane fa in quel pub, fu molto facile rompere il ghiaccio con quella cameriera....poche parole ben spese ed una espressione cortese. Tanto più che tutti al tavolo si profusero in grandi sorrisi e complimenti "Oh! Bravo!, bell'approccio", tutti li a darmi carezze sulla testa come ad un cane che riporta l'osso; il peggio è che illusero anche me che "la meledizione stesse finendo" e ID fosse libero!

Col senno di poi, e con il pragmatico cinismo che affilo con pazienza, fu chiaro che la ragazza era alla sua prima serata di lavoro, ed era certamente più nervosa di me e cercava un modo lei stessa di rompere il ghiaccio con i clienti, forse insomma in quel frangente ci siamo venuti incontro.
Archiviamo allora quella esperienza come un fallimentare tentativo ed una "auto illusione", indotta un pochino da quei tordi dei miei amici (quanto odio quando mi illudo lo so soltanto io!) .

Avessi almeno una genuina patologia che mi renda "socialmente inabile", potrei almeno godere della compassione altrui...no io sono normalmente sfigato! E va bene.

Sarà nel tono della voce? Nel linguaggio corporeo? Nell' aspetto estetico?

Forse dovrei fare come mi consigliò un conoscente, "Te devi rimorchiare dal palco perché li sei un'altro"...e lo so caro mio ma io sono pure miope e sul palco senza occhiali non vedo un cazzo!
E se facessi come consigliava il mio amico Blackster? Fingi, fai la scena da super metallaro stereotipato le avrai ai tuoi piedi!

Ah! Odio questi rebus di prima mattina...

"...il mio destino è di restare solo con chiunque..." cantava un tizio.

Ma no! non buttiamoci giù! C'è sempre la chitarra, fredda nelle mie mani e pesante sulla mia schiena...e per brevi che siano i momenti di vera "comunione estatica" con la musica valgono forse il contrappasso.

Se esiste la fuori un'anima affina alla mia deve a volte sentirsi davvero molto triste...

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