lunedì 30 marzo 2009

Fiele di mattina

Triste...i giorni passano ormai identici tra di loro da tanto di quel tempo che le rare volte in cui un evento spezza la mia routine, vado decisamente in fibrillazione...adagiarsi sul fondo delle propie vite non è una buona cosa!

Scrivere quanto "desidererei che sucedesse la tal cosa", o pregare "che in me sorga la forza di..."...ormai mi sembra un pochino sterile come discorso, il mio corpo e la mia mente hanno ormai finito di crescere, fatto questo che non mi riesce di accettare perchè mi pare un condanna (ma no lo è...è solo la via delle cose).

Come diceva giustamente un mio amico "forse ho vissuto nell'ignoranza beata e ora che le cose sono drammaticamente sotto i miei occhi..."...io inorridisco.

L'idea di continuare a vivere una esistenza che di fatto è incompleta e disfunzionale mi tedia non poco, e quello che sempre mi stupisce non è il doloroso "impatto" con la realtà e con i miei limiti le mie "menomazioni-emotive"...ma il fatto che così doloroso poi non è....l'orrore si palesa come inerte accettazione e sopportazione....nemmeno il duro bastone della vita farà smuovere questo mulo.

Persone a cui non parlerò o che non saluterò per strada, esperienze che lascierò scorrere via sul ciglio della strada per una antica paura che è diventata paralisi.....in fondo poi le scuse sono terminate.

Ma nulla mi smuove nulla mi sprona a cambiare...

Non la solitudine
Non l'imbarazzo
Non l'ansia
Non il desiderio

Nulla come sempre sono un'efficacissima spugna!



Almeno ho qualche "amico" al mio fianco con cui a volte condividere esperienze che altrimenti da solo non vivrei e poter dire anche io di avere un paio di foto ingiallite piene di ricordi....

Non sono le mie pene tali da meritare altari a cui sacrificarsi, o palchi da cui piangendo alla luna essere incorniciati...un poco questo mi frega...la mediocrità di codesta situazione.

La mediocrità di questo tempo scaduto.


Adesso basta così, in piedi ad afrontare il giorno ecco cosa devo fare.
Il sole splende anche sui cimiteri ed il mio in vero è piccolissimo, la dama che amo è altera e sfuggente e pure la vedo prostituta di molti altri...
Ma propio perchè quelli a me simili la amano ancora, lei a volte ci sorride beffarda e glaciale un poco Venere e un poco Morte

Diro una volta il suo nome anche se per piccolo che mi sento ne sarei schiacciato
......Musica.

In questo credo ancora Questo amo e prego In questo vivo

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